mercoledì 20 giugno 2012

La solitudine del fumatore di sigaro

La solitudine del fumatore di sigaro... Alla finestra della mia stanza d'infanzia della mia casa avita di cui Dio osserva la lucina che proviene dall'interno dal suo personale google maps, fumo un sigaro toscano. Fuori, giù di sotto, sono al terzo piano, c'è un aiuola mediterranea le cui fronde ondeggiano nel vento di tramontana al buio .La brace del sigaro fa il suo sporco lavoro di morte che nonostante tutto genera idee. Le nuvolette di fumo sono fantasmi. La cenere incandescente cade nel vuoto nel buio nel silenzio di una tranquilla notte mediterranea accarezzata dal vento . Sono lapilli del vulcano che è in me . La lava dei pensieri comincia a montare . Il momento adatto per pensare a Dio . Esiste ma non ha piani per noi, ci guarda come un entomologo guarderebbe delle formiche e neanche tanto furbe . In altre parole ci credo ma non ho fede ... tragico destino degli uomini liberi. Mio padre entra nella stanza mentre sono alla finestra a gustarmi, boccata per boccata il mio toscano. Mi volto, lui mi saluta e dice:" Le due partite decisive per la salvezza del Lecce sono sullo zero a zero. Due zero a zero squallidi e ipocriti . Così il Lecce se ne va diritto in serie b". Poi andando via, prima di richiudersi dietro la porta e con essa rinchiudere il mondo che gli è rimasto delle cose in cui credere, e cioè nel Lecce e in suo figlio, prorompe in una delle sue frasi emblematiche che gli vengono fuori di getto quando hai l'età della saggezza, i capelli bianchi e sai che tutto quello in cui hai creduto è stato divorato dalla storia e che alla fine vincono sempre gli stessi, quelli che Dio o non Dio, per intanto fanno loro il bello e cattivo tempo sulla terra:" eh, caro Danilo, l'argent fait la guerre " . Ho quasi finito il sigaro e lo lascio cadere dal terzo piano, un mozzicone ancora acceso con brace viva . Lo sento frangersi sull'asfalto rabberciato non ancora elettorale come un corpo senza vita che ho visto una volta nel pozzo di luce dalla finestra della mia casa a Corsico. E mi dispiace un pò , per il sigaro , avesse un'anima anche lui? In tal caso gleil'ho rubata,me ne sono nutrito, improvvisato vampiro che lo ha usato per richiamare vecchi e nuovi pensieri addormentati nelle profondità oceaniche della mia mente...

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