venerdì 2 ottobre 2009

Gente di montagna


"Il paese sta diventando cattivo. Il nemico è chi ti è a fianco,chi riesce a realizzarsi:qualunque forma di piccola carriera,minimo successo ,persino un lavoro stabile,crea invidia. E questo perchè quelli che erano diritti sono stati ridotti quasi sempre a privilegi. E' di questo ,di una realtà così priva di prospettive da generare un clima incarognito di conflittualità che dovremmo chiedere conto :non solo a chi ci governa ma a tutta la nostra classe politica"


Roberto Saviano da La Repubblica di oggi.



"...io sono uno che ama stare solo, è nella mia natura. Anzi,per maggior precisione ,diciamo che stare da solo non mi dispiace. Correre ogni giorno per un'ora o due senza parlare con nessuno,trascorrere quattro o cinque ore seduto a scrivere in silenzio:non lo trovo nè stancante nè noioso. E'un tratto del mio carattere che ho mantenuto con coerenza fin da quando ero giovane..."


Da L'arte di correre ,Haruki Murakami




Due perle pescate fra le letture recenti. Inutile dire che mi rappresentano in pieno. Corro tutti i giorni circa un'ora. I miei amici e colleghi mi fanno tutti la stessa domanda stupida:ma non ti stanchi? Naturale che mi stanco. Ma ci sono molte altre cose oltre alla stanchezza. La corsa ti insegna ad essere umile. Quando pensi di battere il tempo o di sentirti superman,ecco che la corsa ti ridimensiona al rango di umanoide. Ti fa capire i tuoi limiti.


Mercoledì sono stato sul monte Grigna. Col partigiano Carlo,come chiamo io il mio collega di lavoro,un amante della montagna che racconta sempre del nonno partigiano. Salutiamo la tipa che lo ospita ad Abbadia Lariana e saliamo in macchina per la montagna fino a Cainallo. Davanti ad un bosco in una radura lasciamo la macchina. Carlao aziona il gps e partiamo zaini in spalla e bacchette da nordic walking che picconano le rocce. Entriamo nel bosco e io comincio a rilassarmi. Due ore prima ero in tangenziale bloccato in mezzo al traffco inumano di migliaia che vanno a lavorare-2 ore per andare a lavorare+8 ore di lavoro+2 ore per tornare-è questa la nostra civiltà superiore?E'questa la nostra civiltà evoluta? Risultato,chi ha famiglia divorzia e gli uomini sposano le nigeriane incontrate lungo il tragitto e le donne il panettiere o l'idraulico. Civiltà superiore,puah,mi fanno ridere. I muslims avranno il velo ma noi abbiano la merda sugli occhie e la merda puzza. Certo,concima,anche,ma a che serve andarsene in giro coi ciclamini sugli occhi?

Incontriamo tre altoborghesi milanesi anzianotti,culo secco,camminata internazionale,due uomini e una donna che arrancano in salita facendo commenti tipo portofino beach,caro,oggi proprio non è giornata,troppi viaggi e troppe cene. E poche deiezioni,a quanto pare,il liquame gli sta assalendo il cervello. Salutiamo e mettiamo la freccia. Ben presto ci troviamo soli,in mezzo a cime imperiture,rocce bianche,muschio rancido ma libero di sembrare maria inumidita dimenticata in soffitta. Ma soprattutto silenzio. Il silenzio degli innocenti,contro il borbottìo molesto delle marmitte della innocenti,non c'è partita. Parliamo poco,per lo più ci diamo da fare di piedi e bacchette. Incontriamo il rifugio "Monza"del Cai dopo un'oretta. Ci fermiamo a dare l'acqua al merlo e bere qualcosa. Proseguiamo. Dopo un pò la"25"una strada contrassegnata da bandierine bianche e gialle ci guida verso la cima del Grigna dove ci fermeremo al rifugio Brioschi. Incontriamo altri escursionisti, già di ritorno. Si approssima l'una e perdiamo il filo del sentiero. Fortuna che il gps ci riporta sulla retta via,che senza la strada l'avremmo trovata solo per via del retto. Non so se mi spiego. Dopo un pò, percorse due ore e mezza, Carlao fa"siamo andati molto veloci,siamo un'ora avanti rispetto al tempo previsto dalle carte".

"Già",dico io"chi le fa ste carte il mago Otelma?". Ridiamo .

Dopo una mezz'ora la sorpresa. Incontriamo un tratto di roccia da superare tenendosi ad una catena per non cadere in un crepaccio. La mia colite ,inutile dirlo pare risentirne. E Carlao(lo chiamo così alla brasilera) dice che se non me la sento possiamo tornare indietro. Ma invece proseguiamo,più per incoscienza che per eroismo. Superiamo il tratto e subito dopo ne troviamo un altro. Ma ormai scorgiamo in cima al Grigna il piccolo rifugio che ci attende e qualche avventore che sale e scende tenendosi ad un'altra catena. La catene ricorrono nella vita di tutti, l'importante è, tenersi senza tirarle troppo,si potrebbe finire nello sciacquone e passare per stronzi. Non è per il passare per stronzi ma è il finire nello sciacquone che mi seccherebbe. Ma invece superiamo l'ostacolo facilmente. Mentre salgo tenendomi alla catena ho in mente il volo dell'urogallo che avevamo visto una ventina di minuti prima. Che spettacolo di frullo d'ali nel silenzio irreale! Mi piace pensare che fosse l'anima di Rigoni Stern,appena reduce da un'intervista in cui diceva ai giovani"malasciate perdere la tv,mettetevi un paio di scarpe e andate a camminare in montagna".

Una volta in cima ci troviamo davanti ad un piccolo rifugio,sistemato come un nido d'aquila sul cocuzzolo del grigna,con un piccolo passamano e una specie di ballatoio su un precipizio di duemilaquattrocento metri. Posiamo zaini e bacchette e un tizio a torso nudo al sole ,seduto ,con altri,pure loro a torso nudo al sole ,tutti abbronzati ,parlano male di Berlusconi. Io li guardo,mentre mi cambio la maglia sudata e dico:"finalmente un pò d'ossigeno...in tutti i sensi". Sembra veramente un rifugio di partigiani. Carlo mi guarda e col suo sorriso tranquillo e montano mi fa:"hai visto com'è la gente della montagna?".

Entriamo nel rifugio,un baraccamento di una quarantina di metri quadri,con tanto di piccola piattaforma sul davanti per l'elicottero che lo rifornisce e i pannelli solari e qualche rara tedesca,unico tipo di donna,atletica ,prestante,dallo sguardo cameratesco sexy invitate e dai glutei rocciosi come il Grigna,riuscita ad arrivare quì,nel nido dell'aquila,quì dove non arrivano le veline,mi viene da pensare. Una volta dentro ci sediamo su delle panche e tavolacci e ordiniamo subito due piatti caldi di pizzoccheri e polenta con formaggio fuso. Il tizio che criticava prima il Berlusca e che ha scalato il grigna 990 volte,abbronzato e atletico come un trentenne,nonostante i suoi settanta e passa-altro che papi ciulo capello statico sorriso di plastica e prostaglandina al cazzo-ci serve i pizzoccheri e un quartino di sangiovese pugliese e io in questo posto gastronomicamente plurietnico,mi sento a casa. Mangiamo avidamente e scattiamo alcune foto. Poi usciamo all'aria aperta e ci godiamo il sole,il silenzio rotto dal chiacchiericcio del Pd al 29 per cento nei sondaggi-cavolo sembra proprio un covo di partigiani-le taccole che volteggiano amiche e domestiche volando a tiro di mano ricolma di pezzi di pane,coi loro becchi gialli e le ali scure e le planate immobili sulle correnti ascensionali,e i racconti del 990esimo viaggio di 1700 meri zaino in spalla. Si sta proprio bene,in armonia e si ride pensando alle tedesche che affollano il rifugio,l'ultima settimana di luglio e i primi di agosto. Le nostre prostaglandine ce le forniscono la montagna,i pizzoccheri e la polenta e i discorsi caldi e pieni,della gente di montagna,che sa ancora camminare e parlare al cielo,alle rocce,agli urogalli e alle tedesche,che non hanno bisogno di mani sul culo e cocaina per scaldare uomini veri che amano la montagna perchè la rispettano e la scalano con amore,senza pensare minimamente di attraversarla con le ruspe.



Buona giornata e buona fortuna


2 commenti:

  1. a proposito di quel che scrive saviano..
    non è questo che dice lui è che succede ben di peggio--
    esempio
    l'altro giorno ho provato a fare un concorso.. pochi posti in tanti a provarci.. mi ritrovo un mio prof uni.. fra i temi a scelta.. a carattere medico/fisico come richiedeva il posto ne salta fuori uno sul giornalismo on line.. che per il posto ci stava come i cavoli a merenda..
    ora.. questo prof era quello di editoria multimediale.. e ha scritto libri sul giornalismo on line. caso??? coincidenza?? o fra i titoli.. preparati dalla commissione c'era questo apposta per farlo risultare il migliore o fra i migliori cmq e fargli vincere il concorso?
    ora.. eravamo in tanti e chissà quanti più preparati di me ma almeno io non ho barato.. si presenta lui e guarda caso, c'è la sorpresa di un titolo di tema che ricalca il titolo del suo libro... e andiamo... o la madonna gli ha concesso la grazia.. o ha barato per vincere.
    come fa a non incattivirmi tutto ciò???

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  2. e che ti devo dire,tu sei fin troppo diplomatica,è che in Italia la raccomandazione ce l'abbiamo nel sangue,siamo un paese prebendario feudale medievale il cui sviluppo è fermo all'inquisizione...i figli degli avvocati fanno gli avvocati,i figli dei commecialisti i commercialisti,i figli dei notai i notai,in realtà così nessuno si sbatte più di tanto a lavorare,lavorano solo gli stranieri,ecco perchè Fini,che è uno di destra,ma lungimirante,non li vuole cacciare...
    Ciao.
    Danilo

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