sabato 21 settembre 2013

Esercizi di stile

Per puro esercizio della parola scrivo questo pezzo prima di avventurarmi in un safari fotografico urbano che non so bene cosa significhi, alzato alla buon ora, 10 di mattina, ognuno ha le albe che si può permettere quando se le può permettere, Marillion in sottofondo con la loro musica elettronica dagli echi ancestrali semiceltici, ma giuro che non sono Battiato, lo sarei se ci aggiungessi, nei recessi sahariani dell'anima derviscia giuro che andando avanti ci si piscia, poi i miei esercizi quotidiani di qi gong di cui credo di aver carpito il segreto, per eseguire gli esercizi bene devi pensare solo agli esercizi medesimi e quindi di conseguenza non pensi ad altro, da lì il distacco-questo l'ho pensato dopo averli fatti , mi ero reso conto che per una ventina di minuti non avevo pensato a niente e mi sono sentito felice-, mentre i Marillion imperversano sullo stereo vado avanti , ripreso a pensare e quindi in qualche modo a soffrire, ma perchè evitare la sofferenza, meglio attraversarla fachiristicamente così allenandosi nulla ti può più scalfire, ma neanche questo è giusto perchè la sensibilità non la si può perdere , ti fa stare bene, lacrimare di gioia e felicità se occorre o di amarezza e pianto, ma il riso si sa è un pianto rovesciato, allora perchè quando piangiamo non facciamo la verticale per stare meglio subito?Dietro di me l'inquietante presenza delle mie biciclette, devono svuotare il locale parcheggio condominiale delle stesse perchè non ci si muove, un guazzabuglio di raggi, catene, lucchetti, freni, manubri e pedali, un complicato intrigo di bici, donne, scantinati e relitti , anche se la bici mi disturba la prostata io bastian contrario mi chiedo sempre in che misura possa la mia prostata disturbare la bici, questo essere democratico ad libitum mi frega all'infinito però, perché del calzino io voglio vedere sempre i due lati dimenticandomi della puzza, che quella conta nella società dei profumi, delle giacche e cravatte, delle platinum american express, non importa farsi il bidet, ci si compra mutande pulite restando col culo sporco, metafora della coscienza, ma in fondo non mi importa molto di tutto ciò, sto solo esercitando la parola scrivendo quello che mi viene come mi viene, non avendo in fondo molto da dire, carico a molla il mio cervello cercando di tirarci fuori qualcosa di buono in questa giornata di sole improbabile, per settembre, ho pronti in bisaccia due miei libri venduti ieri da portare ad un tizio che li vuole leggere sulla fiducia, e che volete che vi dica, penso che se c'è ancora qualcuno che vuole leggerti sulla fiducia allora non tutto è perso, ma non vorrei aver fatto una troppo buona impressione o vieppiù un impressione pessima per cui au contraire mosso a compassione il subitaneo acquirente, mentre sono qui a pestare la tastiera con le dita suonando la mia musica fatta di parole che leggo nel silenzio dello stereo spento perchè il cd elettronico scozzese è arrivato al termine, mi chiedo infine se sia meglio infischiarsene dei fischi o fischiare agli infischiati, solo il maestro Dogen può rispondere a questa domanda, e come? Gli occhi sono in orizzontale e il naso in verticale .

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