giovedì 19 luglio 2012

La mamma dei Tafazzi è sempre in cinta

Oggi affronto un argomento particolare. In questi giorni ho sentito i miei colleghi di lavoro del centro commerciale che parlavano di parecchi casi di aborti spontanei o bimbi nati morti . Il fenomeno numericamente ha assunto una dimensione allarmante. Non bisogna aver paura di parlarne, di sviscerare e di individuare eventuali responsabilità. In questi ultimi mesi sarebbe come fare gli struzzi negarlo, la mole di lavoro è aumentata per tutti, in tutti gli ambiti, specie nel settore privato. Sotto la spinta della riforma del lavoro e sulla scia delle riforme già rese operative di Brunetta, ci si ritrova a lavorare in pochi maledetti e stanchi, spremuti come limoni, ad ognuno di noi è chiesto uno sforzo che, andando avanti negli anni, anzicchè affievolirsi e trasformarsi in un credito formativo da mettere a beneficio degli altri, dei nuovi appena entrati nel mondo del lavoro, si riduce ad una continua richiesta di spalmare orari e abitudini in funzione delle esigenze organizzative. In poche parole lo stress è altissimo. Ma se in passato c'erano delle leggi che tutelavano il lavoratore dipendente del settore privato conferendogli una dignità e un minimo di possibilità di difendersi dai ritmi ossessivi cui era sottoposto, negli ultimi anni come il pacman del famosi videogioco, il governo Berlusconi- non che Prodi ne sia stato immune-ha lentamente eroso ogni diritto alla difesa delle normali prerogative dei lavoratori. Per cui i medici si sono trovato costretti dalla legge ad evitare di concedere gravidanze anticipate o di essere di manica larga circa la concessione della malattia a colleghe che avevano gravidanze difficili o potenzialmente a rischio, costringendo queste colleghe a lavorare fino a poco prima di partorire. Io voglio qui denunciare l'uso dissennato di questa legislazione sul lavoro e la continua erosione delle prerogative di difesa anche economica del posto di lavoro, dal momento che parecchi nuovi contratti collettivi o sono stati disdetti o colpevolmente firmati dalla trimurti sindacale classica avallando provvedimenti che prevedono che la malattia oltre un certo numero di volte nell'anno non debba essere più pagata . Come sempre in queste faccende c'è chi si avvantaggia di questi aspetti e nell'ambito delle aziende commerciali ex sindacalisti si ritrovano a fare i dirigenti applicando con zelo i mutamenti legislativi da essi stessi approvati, come pure una buona parte di nullità esistenziali e umane si sono ritrovati ad avere stipendi aumentati a dismisura, inaudito questo aspetto in un periodo di crisi, in cambio di una particolare pervicacia nel perseguire lavoratori il cui rendimento non è ritenuto adeguato in base a parametri che si decidono di volta in volta a seconda della simpatia o meno dei soggetti in questione. Cari Monti e Napolitano e Marchionne, stranamente sulla stessa lunghezza d'onda( ma io non mi meraviglio), la vostra idea di società è senz'altro più utopistica e irrealizzabile di qualsiasi comunismo sia mai esistito, per cui, delle due l'una, o siete falliti come politici o siete in male fede: traetene le debite conseguenze. Ps: ci sono talvolta dei magistrati che lavorano indefessamente alla resurrezione di mummie e affini: leggi Berlusconi, e che ogni qualvolta che il nostro comico involontario nazionale si sta per inabissare lanciandosi in un ennesima pericolosa avventura destinata al fallimento, ecco, che come colombe chiamate dal desio, gli vengono in soccorso, facendogli recitare la parte della vittima e rialzandolo nei sondaggi più che nei suoi trigliceridi. La mamma di dei Tafazzi è sempre in cinta. Buona giornata e buona fortuna

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