martedì 14 giugno 2011

Effetto domino


Signore e signori, italiane e italiani, da ieri questo paese è degno di appartenere al consesso dei paesi civili . Gli italiani votando con una valanga di si ai quattro referendum proposti hanno esercitato compiutamente quello che è il più elementare dei diritti civili e politici che una democrazia possieda, il diritto di decidere il proprio futuro. E tutto ciò è avvenuto in barba alle logiche affaristiche e pseudoimprenditoriali di cui la banda di predoni che ci governa aveva intriso, che dico, insozzato il proprio mandato elettorale. Berlusconi si è preso un petardo nel culo. Ed è un petardo che è ancora inespoloso. Quando esploderà la sua conflagrazione farà più rumore del Bing Bang. Bastava vedere le facce attonite dei vari notabili berlusconiani per rendersi conto che il paese intero li odia. Li odia di un odio gentile, l'odio della democrazia, che ti elimina cancellandoti dai palinsesti della tua vita. Delle nostre vite. Ma, attenzione, il messaggio è stato trasversale. Anche Bersani & c sono avvisati. Molti settori del Pd sono e restano nuclearisti. Sono e restano per la privatizzazione dell'acqua, sono e restano liberali in senso reazionario. Anche voi ve ne dovete andare. Questa è stata una vittoria venuta dal basso,nata dai comitati di cittadini autorganizzati, una vittoria di internet che ha veicolato le opinioni controcorrente molto più di qualsiasi telegiornale o tv, fatta eccezione , forse, per Rai News. La democrazia deve essere questo. Deve servire a uccidere pacificamente il nemico e ad invitarlo a ripresentarsi come avversario. Leale, se possibile. Berlusconi sembra ormai un pazzo che parla da solo all'angolo della strada. Anche Netanyahu se n'è accorto, al termine della conferenza stampa di ieri, quando Berlusconi ha paragonato la scena di un quadro che aveva alle spalle raffigurante il Parnaso ad un bunga bunga. E' il drammatico ridicolo di un uomo alla frutta. Che dico, all'amaro. La primavera italiana ora è davvero iniziata e solo un centrosinistra inavveduto inetto e arretrato , rispetto alle istanze del paese, può permettere a quest'onda lunga di libertà e di progresso di esaurirsi in un nulla di fatto. E' stata la vittoria della politica dei movimenti, che, una volta tanto, ha sconfitto le lobbies tecnocratiche. Vogliamo vivere in un paese migliore, dove sia dato a ciascuno secondo i propri bisogni e chiesto a ciascuno secondo le proprie possibilità. Come un immenso domino le teste cominceranno a cadere. Berlusconi è finito. Le favolette sui comunisti cattivi le racconti ai suoi nipoti, che volgeranno lo sguardo attoniti, come i suoi corifei, verso l'assistente sociale di turno. VATTENE. Non ti vogliamo più. Prendi un elicottero, fallo atterrare su palazzo Grazioli, riempiti le valigie di soldi e , come un Noriega qualsiasi, vattene in un'isoletta del pacifico a pescare. Hai reso le nostre vite più infelici. Nel secondo elicottero salgano Veltroni, Fasino, D'Alema, non necessariamente in quest'ordine, fate voi, e fatevi accompagnare nell'isoletta di fronte. Così vi mandate i messaggi con le cerbottane. Che, per inciso, non sono le bottane del luogo. Questo sarebbe troppo. Adesso ve le dovete sudare, certe cosette.
Uno dei vincitori delle elezioni è stato , di sicuro, Nichi Vendola. Mi piace quello che dice e come lo dice. Lo conosco, è una persona onesta. Voglio solo dirgli questo: eserciti una funzione di controllo sulle prossime stronzate che il centrosinistra si accinge a fare. Esempio: corteggiare Casini. Che ora parla da vincitore, avendo indicato di votare no ad alcuni quesiti e sostanzialmente, di non andare a votare. Dobbiamo andare al governo con questa gente? Con questi democristiani di ritorno. O di riporto? Non credo. Bersani, rifletti. Non facciamo che il centrosinistra vada al potere col compito di recuperare la crisi economica facendo digerire al popolo ricette liberali. Persino quelle della Parodi, sono preferibili. Berlusconi se ne deve andare subito. Niente tattiche che porterebbero ulteriore danno al paese. Quanto alle lega, beh, quei tontoloni dei suoi elettori, si sono accorti che Bossi sta sistemando la famiglia come nella peggiore tradizione democristiano meridionalista, e , forse, stanno cominciando a voltargli le spalle. Dal momento che sembra non avercelo più così duro, si sento più tranquilli. E sono andati a votare in massa elevando il dito medio al proprio leader, assurto a questo punto, a leader dei gremlins. In definitiva, ho detto un pò tutto quello che avevo da dire. Non voglio essere logorroico. Mi vengono in mente con commozione le manifestazioni di vent'anni fa contro la proposta di installare una centrale nucleare a Torre Guaceto (Br), un oasi faunistica. In cambio posti di lavoro. Tanto non sarebbero durati molto. E la grande flessibilità dovuta alle radiazioni avrebbe risolto i problemi lavorativi della zona. Ricordo i blocchi stradali e ferroviari, ricordo ogni singola faccia di quel popolo di carrozzine, ombrelloni, fulard rossi, puzzolenti scarpe ginniche e le messe in piega sfatte di quelle sante mamme che allora ebbero il coraggio di dire no e frapporre i loro corpi, anatomici e sociali, ai cordoni dei celerini che volevano picchiarci. Resistere allora ha posto le basi per resistere oggi. Grazie Italia, da ieri mi sento molto di più a casa.

Buona giornata e buona fortuna

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