lunedì 28 novembre 2011

Tempo Scaduto



In piedi all'alba, notti difficili e insonni , con sogni viaggi astrali verso altri mondi che ricordo vagamente al mattino. La radiolina, vecchia antica radiolina gracchia notizie su radiopop sul tavolo in cucina, mentre metto l'acqua per il tè che adoro bere ad ogni ora del giorno come un vecchio arabo tuareg nella sua tenda nel deserto isolato dal mondo esterno e il deserto che ho io intorno è la spianata di vetrometallo ululante e urticante, mentre il camion della pulizia strade, odioso, passa sul marciapiede vicino alla finestra dove dormo e mi sveglia proprio mentre mi sto riaddormentando . Preparo la mia seduta di ginnastica isometrica cinese che spero mi conferisca la pazienza per affrontare la giornata . Tempo scaduto . Come puoi startene a ridacchiare avvoltolato nelle tue coperte da piumino svedese hard discount mentre fuori il mondo muore . E il chiasso del traffico di tangenziali intasate come colon irritati non è altro che il lamento del moribondo, un mondo che sta morendo perchè non vuole vivere secondo natura. Deus sive natura, disse Spinoza e quasi fu crocifisso dalla Chiesa, ultimo dei poteri massonici forti in questo mondo sbagliato sin nelle fondamenta . Letto stamattina qualche passo de Il libro degli schizzi di Kerouac, forse uno dei più grandi poeti che sia mai stato pubblicato . Fotografie, dagherrotipi, squarci, bozzetti di un America che non esiste più. L'america contadina delle torte di mele, preindustriale delle elevated di Denver e marittima dei moli di Frisco , mentre nelle acque dei porti la memoria del grande ricordatore rammenta una cicca, del pane ed un cavolo che galleggiano . Poesia delle immagini, descrizione significante . Mi mette energia di prima mattina. Radiopop passa alla rassegna stampa che ascolto distrattamente come la litania di un rosario pregato per obbligo e inerzia un sabato sera in case buie del sud dimenticato anni cinquanta film in bianco e nero . Lavorato ieri al centro commerciale, migliaia di persona in cerca di uno scopo per vivere e non avendolo si gettano sul consumo. Meno soldi si hanno più si consuma, come se il comprare fosse rimasto l'ultimo disperato gesto per volersi bene, un gesto che immediatamente dopo averlo espletato ti lascia con l'insoddisfazione e il senso di colpa di una sega malfatta . Padre Pio sorta di genius loci di ogni vero pugliese che si rispetti, si creda o non si creda, per me uno dei più grandi stregoni di tutti i tempi, in rapporto stretto con l'infinito che molti chiamano Dio, mi osserva dall'immagine severa appesa al muro di fronte mentre vergo queste righe sul pc . Lo rispetto , anche se io devo vivere nel mio mondo dove spesso chi parla in suo nome nasconde disegni criminali . Sono un credente del popolo, in questo senso, cristiano primitivo e primigenio, catacombale e puro . C'è sempre una via d'uscita e sempre una redenzione, anche per il più incallito dei peccatori. La mia vita è cambiata, voglio pensare molto di più a me stesso, perchè se non sei in pace con te stesso, se non vivi bene con te stesso, non puoi dare forza agli altri. Così come se chi sta intorno a te non sta bene, non vive bene, beh, non fa stare bene e non fa vivere bene neanche te . Ed è un pò buddista questo concetto , provare compassione, compartecipare il dolore altrui non in senso pietistico ma nel senso della solidarietà umana . Sto per andare a fare il vecchio saggio cinese, che è sempre un buon inizio . Poi, più tardi, uscirò di casa, come una tartaruga metterò la testa fuori dal mio guscio e , con un pò di nausea, comincerò a vivere la giornata .
Fuori c'è quello del canone Rai, quello dell'istat, un testimone di Geova, un distributore di volantini pubblicitari , qualcuno che ti dà un volantino politico...nessuno si dà pace, nessuno si rilassa , la vera sfida è vivere come un antico orientale nell'occidente nevrotico ossessivo iperproduttivo . Non mangiare carne, vivi dell'indispensabile , ma non dimenticare mai le battaglie del letto. Ti aiutano a capire che sei ancora veramente vivo!

Buona giornata e buona fortuna

sabato 26 novembre 2011

non ci sto dentro


In piedi all'alba, esercizi di retroversione del bacino, ho un'ernia del disco, potrei scrivere "cronache di un'ernia" anzicchè "cronache di Narnia" perchè no. Con questo freddo umido è l'unico modo per restare in piedi ed affrontare la giornata. Un regalo del mio passato, dei miei lavori di bassa forza per farmi largo nella vita come selfmademan . Uno delle tante cose che rimpiangerò. O forse no. Fino alla bara sempre se ne impara, disse il poeta russo che mise il punto di un proiettile alla scrittura della sua vita . Il grande Majakovsij . Poi il mio qi gong quotidiano. Fuori dalla finestra nebbia e camion dell'incipiente mercato del sabato in via fratelli di Dio a Corsico. Un pò di esosi fruttaroli appulocalabrolucanosiculi . Fanno prezzi da gioielleria e non fanno scontrini . Mi faccio la mia tisana rilassante a base di melissa e camomilla ed esco a comprare mezzo chilo di pane pugliese fatto in lombardia da un panificio di calabresi. Mi guardano sempre male, non si prendono confidenza e parlano con accento tipico . Sono dei respingenti umani, per il commercio. Poi mi stendo sul mio sofà , davanti alla tv e vedo un meraviglioso film sull'Odissea con Kirk Douglas e Silvana Mangano. L'odissea è di granlunga il mio libro preferito e faccio collezione mentale di film che ne trattino . Poi un meraviglioso film con Humphrey Bogart e Ava Gardner, la Contessa Scalza. Che film stupendo, un film parlato, con delle narrazioni orali molto letterarie . Disteso sul mio sofà, le ore trascorrono tranquille. Ma io devo ancora andare a lavorare. Fra un pò, il Centro Commerciale mi aspetta , con tutto il suo corredo di "non ci sto dentro" e " dove rimane l'uscita?" . Lì dov'è sempre stata, nessuno la sposta, cazzo. Mentre l'Italia di Monti non promette niente di buono. Monti non può fare l'unica cosa che si dovrebbe fare : tassare le rendite finanziarie e i grandi patrimoni . Altrimenti Berlusconi stacca la spina. Non è cambiato niente, siamo punto e a capo.Fra un pò scrivo un altro capito del mio terzo racconto giallo. Roba di mafia ucraina, o giù di lì.

Stanotte, vi sembrerà incredibile, ho sognato Berlusconi che citava un autore sconosciuto. Se lo era inventato e lo citava come fosse il suo ispiratore. Mentre un mucchio di intellettuali consultava dizionari alla ricerca di quel nome. Il nome era Stekelemburg. Mah, che sogno strano. Adesso il "Nanocurie" nazionale popola persino i miei sogni. Cavolo, voglio essere libero, io ....non ci sto dentro;-)


Buona giornata e buona fortuna

mercoledì 23 novembre 2011

Potrei scrivere le cronache di Narnia...


La mattina sto facendo qi gong. Una mezz'oretta, i dieci simboli della longevità. Ma non mi fisso troppo, una sequenza vale l'altra. Poi mi bardo di tutto punto, cappellino e guanti di lana, esco, fuori l'atmosfera è surreale, cielo grigio, nebbia, traffico insopportabile, chiasso, i piccioni che solitamente svolazzano in giro, sono morti di freddo. Non si vedono. Metto su radiopopolare e ascolto le telefonata per la campagna abbonamenti. Sono contento che ci sia, radiopop, mi tiene in contatto con il territorio in cui vivo e mi ricorda che l'Italia non è la pubblicità della schiuma di un cappuccino sul labbro superiore . O perlomeno non più . Me ne vado in giro con la mia piccola videocamera e filmo ogni cosa. Il film della mia vita prende corpo. Io filmo gli sfondi del mio vivere quotidiano, una quota parte di qualcosa che vedo . Più tardi esce il sole e devo dire che il clima non è male. La temperatura sale e viene fuori una specie di estate di san Martino. In giro per Milano ci sono tifosi del Barcellona e qualcuno del Milan. Indossano con fierezza le sciarpe con i propri colori sociali e fanno shopping o se ne vanno in giro per il centro. In corso Buenos Aires i negozi sono vuoti, i buttafuori neri fuori hanno gli auricolari oramai su qualche litania rap anzicchè sui discorsi dei colleghi all'interno dei negozi. I bar del Corso hanno le stufe accese e un pò di avventori ben coperti, nonostante il sole pomeridiano e fumano in modo posaiolo, mentre sorseggiano una birra postprandiale. Io seduto vicino alla fermata della metro leggo qualche passo de "Il partigiano Johnny". Che splendido libro, scritto in modo originale . Dalle pagine di Beppe Fenoglio si apprende che la maggior parte dei partigiani non erano comunisti convinti, ma aderivano alle brigate comuniste perchè erano le più organizzate. Lo stesso Fenoglio non era comunista. Per questo i partigiani dovrebbero essere patrimonio di tutti . Intorno a me gente di tutte le etnie, ognuno perso per i fatti suoi, chi al cellulare, chi intento a sfuggire a quello dei carabinieri. La vita mi scorre intorno, a fianco, come un film in tre d .
In medio oriente si ammazza, con proiettili e bombe, qui da noi lo fanno più lentamente. Ti trascini in mezzo a banche , assicurazioni, tasse e ti barcameni per far quadrare i conti. Pensate a quante energie sono sacrificate ad inseguire queste stronzate. Se ciascuno di noi potesse dedicare quel tempo a se stesso, sarebbe un Picasso, un Van Gogh, o anche semplicemente un padre di famiglia migliore e più attento . Potrei scrivere le cronache di Narnia, invece mi limito a passare silenzioso e invisibile, nella città dei fantasmi. Se ti citofona qualcuno, non è il vicino di casa. E' uno che vuole il questionario dell'Istat.

La settimana scorsa ero da mio cugino. Pizze da asporto con porcini e salsiccia, video del loro, di lui e della sua compagna, viaggio di tre weeks in Thailandia e poi conseguente film ambientato rigorosamente a Bangkok, mentre ci siamo sparati un narghilè al tabacco di mela, imperiale. Serata deliziosa . Fiumi di birra e parole . Non sappiamo più a che santo votarci...politicamente. Nel frattempo navighiamo a vista, nell'epoca della morte delle ideologie, l'epoca dei ragionieri che fanno quadrare i conti . I cazzi cambiano ma i culi sono sempre gli stessi, prepariamoci al peggio.
Una nota positiva c'è: sono nel novero delle persone a cui non è piaciuto Fiorello. Vorrà pur dire qualcosa.

Buona giornata e buona fortuna

sabato 19 novembre 2011

Chi di stadio ferisce di stadio perisce


Non attualizzo questo blog da tempo. Di questo tempo ne ho trascorso un pò a recuperare energia. Fisica e interiore. Yoga tutti i giorni, seguendo gli ottimi manuali di Gabriella Cella. Anni fa avevo fatto un corso di Asthanga Yoga all'accademia teosofica di via Ettore Ponti a Milano. Fieno in cascina che mi sarebbe servito dopo.Mi sono fatto le basi, diciamo.

Leggo molto, specialmente in inglese. M'è venuta la fissa della traduzione dei libri. E' il mio personale sudoku rilassante scacciapensieri. Il terzo libro è finito, lo pubblicherò nel 2012 . Nel frattempo sto scrivendo dei racconti gialli. Penso che in futuro scriverò questo genere. L'autobiografia mi provoca troppa sofferenza interiore.

Riguardo al quadro politico , che posso dire. Dovrei essere contento che Berlusconi sia caduto. Ma non riesco ad esserlo. Semplicemente perchè io so, e le persone che osservano lo svolgimento della vita di tutti i giorni sanno, che il Berlusconismo, virus generato dal, diciamo così, portatore sano, è così diffuso che ci vorrà il passaggio di un'epoca per debellarlo. L'uomo idiota italiauno è appostato dietro ad ogni angolo, e non sarà un governo cattedratico a cambiare le cose. A me i governi tecnocratici non piacciono. Non hanno anima, passione. Io sono della vecchia scuola . L'Italia non sarà mai un paese di sinistra, perchè nel nostro paese i poveri non si percepiscono come tali, ma come dei miliardari momentaneamente in disgrazia. Certo io non rinnegherò mai le mie idee. Ma non voglio fare la fine dello scemo del villaggio che declama all'angolo di una strada. Ho voglia di trovare compagni di strada. Ho voglia di scrivere e soprattutto, non ho voglia di smettere di pensare. E sono sicuro che, mano mano, col passare del tempo, di compagni di strada ne troverò sempre di più. Prima o poi ci si stanca del vuoto.

Per concludere, posso dire che ho provato un brivido di piacere nel vedere tutta quella folla accompagnare Berlusconi al Quirinale, mentre andava a dare le dimissioni. Un buuuuh civilissimo e non violento, come allo stadio. Del resto, chi di stadio ferisce, di stadio perisce.

Buona giornata e buona fortuna