sabato 13 marzo 2010

Il Minotauro



Il minotauro, il cui vero nome era Asterione, nacque da un rapporto zoofilo fra Pasifae, moglie di Minosse, Re di Creta e un toro bianco donato al Re nientemeno che dal dio Poseidone ,perchè fosse sacrificato a lui stesso. Ma Minosse lo tenne per le sue mandrie-il toro era splendido- finchè Pasifae, regina e consorte di Minosse se ne innamorò e si fece costruire da Dedalo un involucro a forma di vacca, per riuscire a farsi possedere dal magnifico toro albino. Nacque così Asterione, un essere dal corpo umano e dalla testa di toro. Minosse vergognandosi del suo figlio illegittimo, fece costruire, sempre da Dedalo, che immagino dovesse essere una sorta di "Impregilo" dell'epoca, un labirinto entro cui rinchiudere quell'essere vergognoso. Per tenerlo in vita ogni sette anni venivano sacrificati sette stupendi ragazzi e sette stupende ragazze, di cui lui si cibava, dopo averli posseduti. Teseo, figlio di un re greco, si propose di uccidere il Minotauro e con la complicità di Arianna, sorella di Asterione, entrò nel labirinto, con l'ausilio di un filo, che gli avrebbe consentito di ritrovare la via del ritorno. Teseo uccise il Minotauro, mentre dormiva. Anche se disse che lo aveva ucciso in combattimento. Ma gli eroi si sa, in genere sono dei vigliacchi baciati dalla fortuna. Teseo dopo che ebbe compiuto l'assassinio portò con se Arianna, innamorata persa di lui, e giunto nell'isola di Nesso, le diede un bel due di picche. A lei, rimasta in palmo di naso, anzi di Nesso, non glielo disse, che in realtà gli piacevano i ragazzi. Finisce così ,la storia di un mito greco controverso. Come sapete io ho un Minotauro tatuato sul deltoide. Perchè sin da ragazzo, studiandone la storia, mi aveva appassionato, tanto da prendere le sue difese, in più occasioni, al Liceo, quando la maggior parte dei miei compagni di scuola sembravano godere per la fine di un essere mostruoso. Nessuno potrà mai vietarmi di pensare, che il Minotauro, sia il perfetto esempio del capro espiatorio, del mostro buono per ogni occasione, il cui sacrificio, nasconde e copre, le ipocrite colpe e i peccati di tutti, le diversità mascherate da normalità, le pedofilie, gli incesti, le perversioni sessuali più bieche e quelle della mente, l'assassinio di innocenti, il furto, la frode e l'inganno. Le società hanno bisogno dei minotauri, per autoassolversi dalle proprie colpe e imperfezioni. Per continuare a delinquere, col corpo e con la mente, all'ombra di una rispettabilità che è solo un sepolcro imbiancato da dietro il quale si può continuare a puntare il dito contro chi ha il coraggio della verità.

Buona giornata e buona fortuna

1 commento:

  1. Bellissimo riassunto e ottima interpretazione del mito di Teseo... concordo sull'affermare che i miti greci racchiudono, oltre alla bellezza di storie senza tempo, importanti verità sul genere umano e dei suoi comportamenti (e turbamenti). Ciaooooooooo Raffaele C.

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