mercoledì 21 dicembre 2016

Il tropico del maresciallo, nuovo libro di Danilo Coppola

Il maresciallo Gabriele Santoro, è un uomo di mezz'età, di origine pugliese, Alto Salento ( per la precisione di Ostuni, come chi scrive questo romanzo), e presta normalmente, da alcuni anni, servizio ,presso la sezione omicidi della caserma dei Carabinieri di via della Moscova a Milano. Negli ambienti investigativi è piuttosto famoso per alcune prerogative curiose, che comprendono una costante sofferenza colitica che tenta di sedare con un consumo quotidiano di quantità industriali di camomilla, un grande amore per la buona musica, dalla classica al jazz latino, soprattutto, e per le buone letture, anche di un certo spessore, di cui si avvale nella sua particolare filosofia investigativa:Santoro sostiene che le filosofie di vita dei personaggi dei romanzi e le speculazioni filosofiche, in generale, che sfociano spesso nella formulazione di teorie e formule, sono governate dagli stessi criteri di un'indagine dal vivo sul campo.Vanta il 100% dei casi risolti. Un'anomalia, nel panorama investigativo italiano.Ama , oltre che l'arma dei Carabinieri, la Costituzione del suo paese, che pone sopra ad ogni altra prerogativa persino nel suo lavoro. Motivo per cui molti dei suoi superiori lo ritengono indisciplinato, o "strano", comunque "non conforme". Cosa che lo lascia spesso sarcasticamente sorpreso. Ama inoltre la buona cucina, che essendo un single impenitente, lo porta a realizzare per il proprio palato piatti prelibati specie della gastronomia pugliese, ma non solo. Cammina spesso a piedi e per le indagini preferisce taxi e mezzi pubblici invece che un proprio mezzo privato. Apparso per la prima volta in un romanzo dal titolo, "Al maresciallo piace la buona musica", edito per le Edizioni del Tamburino,ricompare adesso in questo nuovo racconto, che lo vede protagonista di una storia incredibile addirittura in Brasile. Due anni prima delle vicende narrate nel libro in parola, "Il tropico del maresciallo"( ed. Youcanprint), il maresciallo Santoro aveva perso la sua compagna, un'avvenente brasiliana di colore che si chiamava Vanessa De Almeida Conceicao, sacerdotessa candomlecista, tra le altre cose, pare in un incidente di autobus, mentre era in visita presso la propria famiglia nello Cearà, stato nel nordest del continente verdeoro. Le circostanze di quell'incidente non avevano mai del tutto convinto il maresciallo pugliese, il quale, dopo due anni di sogni premonitori in cui la sua ex gli appariva sia pure in modo sfumato come se gli chiedesse di ristabilire la verità vera, oltre quella ufficiale e troppo facile fornita dalle autorità brasiliane, decide di chiedere un periodo di aspettativa per svolgere un indagine per proprio conto in loco. Questo l'antefatto del mio nuovo romanzo che porterà il maresciallo Santoro(per la prima volta alter ego animato di vita propria rispetto ai miei precedenti scritti più evidentemente autobiografici) a contatto con la cultura Brasiliana , esplorandola in alcuni dei suoi più avvincenti e misteriosi aspetti, a partire dal Candomblè, culto religioso afro nato dal mix dei culti animisti importati dagli schiavi neri africani e miti e santi della religione cattolica,via via a contatto con tutti gli strati di quel continente dall'antropologia multiforme e multiculturale, correndo rischi di ogni genere, scontrandosi con bande di pedofili e spacciatori di droga, magnati televisivi , conoscendo poeti e musici di strada, prostitute dal cuore d'oro e "curandere" di strada, in un corredo di esperienze affrontate sempre con il suo caratteristico umorismo venato spesso di sarcasmo, vero valore aggiunto e pozione salvavita, persino nelle traversie più difficili da affrontare , nel corso di questa storia. Buona lettura

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