venerdì 8 agosto 2014

Al maresciallo piace la buona musica, quarto libro di Danilo Coppola

Finalmente è uscito, il mio quarto libro, la mia quarta creatura. E' un romanzo giallo in quattro parti, un episodio ambientato a Trieste ( città dove ho svolto il servizio militare come ufficiale di complemento nel 1992)e altri tre a Milano( città nei dintorni della quale vivo ) , che vedono come protagonista un nuovo personaggio del mondo dei noir, il maresciallo Gabriele Santoro, investigatore con incarichi speciali, di origine salentina, vanta il 100% dei casi risolti, soffre di colite e per questo consuma quantità impressionanti di camomilla (e si assicura di essere sempre vicino alle toilettes), ritenuto "strano" nel suo ambiente perché nel tempo libero frequenta le biblioteche,lui dice che molte di quelle letture lo hanno aiutato a risolvere i suoi casi, ascolta musica di qualità, dalla classica al jazz latino, gli piace mangiare bene e cucinare da se' piatti mediterranei, ai suoi colleghi che un po' qualunquisticamente fanno i razzisti o inneggiano ancora al Duce dice che lui ha giurato sulla Repubblica Italiana e sulla Costituzione. Ho utilizzato un diverso registro di scrittura, rispetto ai miei scritti precedenti, frasi più stringate e dialoghi fitti spesso intrisi di umorismo spontaneo, quattro storie da gustare fino in fondo, con i loro misteri finali e colpi di scena che non t'aspetti, nemmeno da uno come lui, come Gabriele Santoro. Lo vedo già aggirarsi per le strade della città, rigorosamente a piedi, come piace a lui, sembra che svagatamente non si soffermi su niente annotando in realtà tutto sul suo taccuino mentale, mentre terroristi arabi, mafia ucraina, sfruttatori di prostitute rumene, criminali nazisti residenti in svizzera,tassisti che parlano rigorosamente in rima, milf d'antan che rimorchiano diciottenni su internet, il mullah Omar, Egidio Calloni ex calciatore del Milan e colleghi svegli come se fossero in prepensionamento, popolano la sue vita , le sue notti, e persino, a volte, vengano a disturbarlo nei sacri momenti in cui ascolta la sua buona musica.

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