martedì 13 agosto 2013

Milano deserta è la festa di chi resta.

Agosto , Milano si svuota, nonostante la crisi, tuttiamare. Ma chi resta può godersi gli immensi centri commerciali freschi d'aria condizionata semideserti. Corsie di pelati che ti guardano silenziosi, scatole di tetrapak di latte, birre da tutto il mondo conversano fra loro in un linguaggio fatto di garganelle inverificate, i biscotti dormono nelle loro scatole e le acque minerali viaggiano sul lunapark dei muletti. Le commesse del Mac Donald dentro l'Auchan di Cesano Boscone finalmente accolgono i rari clienti con un sorriso e un mucchio e una sporta di riguardi, rilassate, serene, semiabbronzate da ferie fatte a spizzichi e bocconi nei ritagli di tempo in una qualche piscina Argelati o altre . Le russe del finto Mac Donald di fronte osservano a braccia conserte quando si gradisca più il big mac del kebab di pollo, a volte. La piadineria è vuota e i tavoli davanti alla riseria sono semideserti, con qualche nera sudamericana che imbocca un figlio d'italiano che non si chiede cosa sia lo ius soli. Il tabaccaio ascolta la radio mentre i sigari cubani vorrebbero tornare a farsi accarezzare da nere mani di arrotolatrici di tabacco di Santiago o La Habana, le commesse dei negozi d'abbigliamento ciondolano spolliciando l'iphone con what's up e passandosi immagini dei fichetti di "Amici" fra amiche a loro volta spollicianti da casa o in spiaggia. Qualcuno evita le casse automatiche e viene invitato a usarle. Ovviamente sono io, che mi affretto a spiegare che mi piace la cassa con la cassiera, che forse mi piace la cassiera, che magari vorrei parlarci qualche minuto e proseguire la mia giornata con la leggera consapevolezza che qualcuno mi ha almeno rivolto la parola senza chiedermi di schiacciare il tasto verde con la voce magnetofonale di un bancomat . Con la copia de La Repubblica in mano apprendo che Nello Aiello si è spento a 82 anni e che Eugenio Scalfari lo piange con queste parole:" eravamo tutti e due uomini del sud e meridionalisti , ma detestavamo la furbizia anarcoide, quella prepotenza verso i deboli , quel servilismo verso i forti e quell'orgogliosa violenza che per secoli hanno rappresentato il galantuomo colluso con mafie camorre e clientele". Mi chiedo cosa ne pensi di tutto ciò la commessa dell'erboristeria che si fa vento con un ventaglio di bambù thailandese in attesa che entri qualcuno per chiedergli del ginseng perchè ha finito il viagra e il suo medico è in ferie . Esco e fa un caldo bestiale, 30 gradi, 77% di umidità. Ma il parcheggio è semivuoto, il deserto è il premio, è la festa di chi è rimasto a lavorare o di chi non è potuto andare in vacanza perchè aveva paura di svegliarsi sotto gli archi del Partenone.

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