mercoledì 28 dicembre 2011

Ayrton Senna e la filosofia emilianoromagnola

In questi giorni sono in ferie e approfitto per curarmi qualche acciacco , riposare e leggere Nero Wolf di Rex Stout, uno scrittore superbo . I gialli sono rilassanti e ti consentono di parlare di tutto. Ne ho scritti due e mi accingo a finire il terzo. Li pubblicherò, se Dio vuole, dopo Nell'Acquario II . Per il resto Giorgio Bocca se n'è andato con mio grande rimpianto. Io caratterialmente gli assomigliavo un pò . Lui odiava la gente ma non era uno snob. Ecco io un pò sono così. Per questo il buddismo non mi si addice un granchè. Preferisco il vecchio e sempre valido Nietzsche. Il vecchio polacco è una mitragliatrice, va dritto al punto e non s perde in fronzoli, con la sua scrittura frammentaria come per appunti. In un intervista in tv la figlia di Bocca ha detto che gli piacerebbe che si facessero avanti giornalisti coraggiosi come suo padre: eccomi qui...su questo blog sparo alzo zero su tutti a costo zero. Ma non tanto per sparare, a ragion veduta . Caro Giorgio, ci mancherai...ci restano Ezio Mauro , Maltese e qualche altro. Ma siamo sempre di meno...Nel frattempo aumentano i Veneziani e i Ferrara. Così capite da che parte sta il capitalismo che conta, retorica per quanto possa essere la frase. Di recente ho regalato a Tommy il suo ( di Nietzsche) Anticristo + l'Unico e la proprietà, di Max Stirner, il più Nietzschiano dei filosofi anarchici. Lui ha gradito. Ho passato il Natale a Imola con i miei e mio fratello e fra le cose che ho visto è spiccata una chiesa a forma di barca rovesciata che configgeva con lo spirito evangelico quanto gli ultras del Lecce con quelli del Bari e il bellissimo monumento ad Ayrton Senna, morto in quell'autodromo, di Imola, per l'appunto. La statua bronzea mostra un Ayrton in tuta seduto sul muretto dove si è schiantato, solo e triste, come meditabondo, volendo l'artista, credo, dichiarare simbolicamente che siamo tutti soli davanti alla morte e che è sempre una faccenda fra noi e lei. E nessuno può farci niente. Sullo sfondo del monumento c'era la pista con il muretto sul quale Ayrton si è schiantato e la rete di recinzione sulla quale era appesa una bandiera brasiliana recante la scritta a pennarello "orgulho brasileiro". Poi ho preso un aperitivo in un bar che credo si chiamasse Pat Pot o una cosa del genere. Era pieno di "locali", coppie giovani, con le donne vestite discinte, minigonne ascellari, ma così, senza essere volgari, come se fosse normale vestire in quel modo senza passare per mignotte,l'esatto contrario delle soubrette e attricette che affollano i nostri schermi. Bevevano tutti un bianchetto accompagnato da dadi di mortadella, pezzi di grana, patatine e quant'altro. Scherzavano e ridevano. Nel bar c'era vita. Eppure quella gente mi dava l'idea di coniugare il lavorar sodo col sapersi divertire, l'esatto opposto del Milanese che , tutto sommato non è che lavori così tanto e per divertirsi deve andarsene all'estero. Le due donne dietro al bancone, mentre servivano scherzavano e ridevano, lavoravano divertendosi . La tipica filosofia emiliano romagnola . E in fondo mi è parso simbolico il fatto che Senna sia venuto a morire qui. La sua anima brasileira è seduta ad un tavolino di qualunque di questi bar e chiacchiera amabilmente sorseggiando una birra sullo sfondo di case di mattoni rossi. Buona giornata e buona fortuna
http://www.youtube.com/watch?v=SWbvINjWLUQ&list=UUD-nUcINuQe4mtye-wuM5Mg&index=1&feature=plcp

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