mercoledì 2 febbraio 2011

il mondo che non c'è

In questo post c'è un video che riporta un dialogo socratico fra due artisti. Sono a casa di Thomas e lui mi sta ribattendo il suo meraviglioso Minotauro , proprio sul mio deltoide sinistro. Il dialoghi hanno in se' qualcosa di comico e insieme drammatico. L'artista vero, oggi, si autoproduce, dona i suoi lavori al pubblico, quasi rimettendoci di tasca propria, come un compito ineludibile cui è stato chiamato dalle sue muse, dagli dei dell'arte, o semplicemente dalla voglia di dire qualcosa e dalla capacità di saperla dire. Nella casa/studio di Thomas, intorno si intravedono le sue opere, i suoi quadri, i suoi colori violenti e i tratti marcati, sofferenti, dolenti, che una volta tanto sono le stimmate dell'anima dell'artista che le ha prodotte. I miei due tatuaggi sono delle sue creazioni e sono nate da disegni che hanno interpretato le mie descrizioni, spirituali, per così dire, dei soggetti: il minotauto e il buddha. Uno rappresenta la mia natura magnogreca e l'idea che le persone creative, originali e mistiche, siano sempre in pericolo, perfetti capri espiatori per società fagocitate da informi e mostruose( realmente mostruose, non surrettiziamente come il minotauro)masse che spregiano tutto ciò che non è a loro conforme, sottoposte all'individuo massa che declama "italia uno" sugli schermi della propria idiozia divenuta pensiero dominante. L'altro, il buddha, rappresentà la deità dell'arte, una deità che non risponde a nessun'altra morale che non sia quella albergante nella coscienza dell'artista , che tale arte , esprime. Poi, dopo, la conversazione è proseguita anche con la moglie di Thomas. Ci siamo seduti sul divano, nel salottino, in mezzo a librerie colme di libri, muri pieni di quadri realizzati in varie fasi, e un pianoforte, che , di quando in quando, quella bionda creatura che è la moglie di Thomas e che lui chiama affettuosamente "Micia", si è messa a suonare. Per un pomeriggio mi sono sentito in paradiso, semplicemente perchè ero in perfetta armonia con le persone con cui ero, o semplicemente perchè stavo trascorrendo una giornata normale, fra amici, una volta tanto lontano dalle tragiche dinamiche cui siamo costretti tutti i giorni ad assistere, gli uni contro gli altri armati, da quando usciamo di casa, al lavoro, fin anche tra le mura di casa, raggiunti dalle sequenze di telegiornali che parlano di un mondo che non c'è.

Buona giornata e buona fortuna

Nessun commento:

Posta un commento