
Il tarantismo:
Il fenomeno del tarantismo è comunque iscritto in un sistema ideologico complesso e antico, presente sino a pochi decenni fa in diverse regioni dell'Italia meridionale ed in Spagna, e particolarmente in Puglia, forse estinto nelle sue forme storicamente riportate e comunque non più attestato da molti anni.
In tali contesti l'evento del manifestarsi dei "sintomi" del tarantismo in un soggetto (di frequente giovani nubili donne in età da matrimonio, ed in periodo estivo) trovava risposta nella partecipazione di un gruppo di persone ad un complesso rito terapeutico domiciliare nel quale, avvalendosi di uno specifico apparato ritmico, musicale, coreutico e cromatico, oltre che di oggetti e ambientazioni rituali, si riusciva a ristabilire la guarigione e la reintegrazione di una persona sofferente. Ciclicamente ogni anno, generalmente all'inizio dell'estate e per molti anni di seguito sino a guarigione completa, il soggetto veniva colto da una specifica forma di grave malessere interiore ed esteriore che poteva essere curata, anche se solo pro-anno, mediante tale rito.
Coloro i quali partecipavano a tale sistema ideologico definivano "tarantata" la persona sofferente, nella convinzione che il male derivasse dal morso velenoso della "taranta", animale simbolico e non zoologicamente identificabile con alcuna specie di aracnide o rettile realmente esistente, come ha chiarito nel 1959 l'etnologo Ernesto de Martino nella famosissima monografia etnografica "La Terra del Rimorso", testo fondamentale per inquadrare correttamente tale fenomeno culturale e religioso.
Il tarantismo è un fenomeno con il quale hanno dovuto confrontarsi nel corso dei secoli, senza peraltro poterlo mai compiutamente spiegare, tutte le diverse scuole di pensiero che hanno caratterizzato lo sviluppo della cultura umana e tutte le diverse branche del sapere: etnologia, psicologia, storia delle religioni, mitologia, estetica, medicina, antropologia culturale, etnomusicologia, zoologia, psichiatria e quant'altro. I tentativi di comprensione del complesso fenomeno non possono comunque prescindere da un approccio fortemente multidisciplinare, che non si esaurisca in una analisi medico-diagnostica che individua il carattere psicopatologico, né tantomeno che etichetti semplicemente il tarantismo come un frutto dell'ignoranza e della credulità popolare.
Secondo la leggenda la tarantola con il suo morso provocherebbe delle crisi isteriche, il cui unico rimedio sarebbe una danza purificatrice, “la taranta”. Ancora oggi sono diffuse espressioni scherzose o di rimprovero del tipo "Ti ha morso la tarantola?" rivolte soprattutto a bambini vivaci o persone particolarmente irrequiete.
Il tarantismo ha generato una forma musicale ed un ballo detto pizzica o tarantella, e in questa forma ha perso il legame con la religione e la superstizione, vivendo di vita propria. Questa forma musicale recentemente è stata ripresa anche da autori internazionali.
In realtà il morso del Lycosidae a cui veniva attribuita la colpa del malessere è innocuo per l'uomo, più credibile sarebbe la teoria che attribuisce la colpa alla malmignatta che però non veniva considerata per via delle sue più modeste dimensioni. In realtà secondo gli studiosi, il tarantismo, solo in epoche antiche poteva aver avuto un'origine collegata al morso di questo ragno, ma divenne, col passare del tempo, esclusivamente un fenomeno psicosomatico.
Questa intro è per farvi conoscere l'associazione Cesta ,un gruppo di persone animate dal proposito di unire le più sane tradizioni etniche con la difesa del territorio e dell'ambiente del sud in generale e del Salento in particolare . Una volta ,tanti anni fa , il giorno di san Pietro e Paolo ,il 29 luglio credo , sono stato a Galatina ed ho assistito all'ingresso in una chiesa sconsacrata di alcune tarantolate che dovevano ivi svolgere un rito dal retaggio secolare,che risale alla notte dei tempi . Vedo in tv tanti documentari che parlano di culture etniche di paesi lontani studiate da antropologi di fama internazionale (curioso il fatto che antropologi di fama studino popoli affetti da cronica fame) e penso che in Italia, nel Salento in particolare, abbiamo avuto una delle più antiche forme di religione pagana ,ricca di cerimoniali catartici cui un intero popolo si affidava per lenire i mali di un lavoro insopportabile e di una vita grama . Ora questi amici che conosco ,in particolare il suonatore di tammorra Giovanni D'Agnano , si sono messi a suonare recuparendo vecchie pizziche e tarantelle , una musica che era necessario sfondo sonoro al cerimoniale di liberazione di questi corpi che si contorcevano in balli e movimenti sfrenati , al termine dei quali, il demonio dello stress e della depressione prendeva il volo per altri lidi a lui più favorevoli . Oggi più che mai abbiamo bisogno di un recupero di queste tradizioni che ,attraverso la musica ,ci soccorrano in questi nuovi territori del lavoro e dello stress ,come dire ,tecnologico...e chissà se ancora una volta i battiti di un paio di mani sulla pelle di capra scaldata dal fuoco di una tradizione che non vuole scomparire ,non ci vengano a soccorrere e a liberare dai nuovi stress,dai nuovi padroni torturatori e dalle nuove angosce di questo secolo .
Vi lascio il link dell'assocazione e vi consglio di ordinare via internet il meraviglioso disco di pizziche di San Vito dei Normanni : Alla Banca ....che non sta per una dedica alla San Paolo . La banca in Salento è la tavola da pranzo . Dove tutti noi idealmente vorremmi sederci ,magari col televisore spento , come giustamente pretendeva mio padre ,perchè questo è l'unico momento in cui si può parlare...in una famiglia:normale o di fatto,poco ci importa .
http://www.associazionecesta.com/
Buona giornata e buona fortuna
Grazie della pubblicità progresso pro Associazione CESTA che hai inserito sul tuo blog, un ringraziamento e un saluto da parte nostra.
RispondiEliminaPer l'Ass CESTA Giovanni D'AGNANO
era il minimo che potessi fare...promuovo sempre le iniziative in cui credo.
RispondiEliminaDanilo
...traigo
RispondiEliminasangre
de
la
tarde
herida
en
la
mano
y
una
vela
de
mi
corazón
para
invitarte
y
darte
este
alma
que
viene
para
compartir
contigo
tu
bello
blog
con
un
ramillete
de
oro
y
claveles
dentro...
desde mis
HORAS ROTAS
Y AULA DE PAZ
TE SIGO TU BLOG
CON saludos de la luna al
reflejarse en el mar de la
poesía...
AFECTUOSAMENTE:
DIARIO DINICO
DESEANDOOS UNAS FIESTAS ENTRAÑABLES DE NAVIDAD 2009 ESPERO OS AGRADE EL POST POETIZADO DE CREPUSCULO.
José
ramón...
He de mirar en bikipedia si la tarantella italiana y la taranta española son lo mismo.
RispondiEliminaSegún tu, parece que si.
Gracias por dárteme a conocer.