lunedì 17 maggio 2010

Siamo tutti morti ma ancora non lo sappiamo.


Non passa giorno che in nome della crisi non ti tolgano un diritto. Ma naturalmente l'Inter ha vinto lo scudetto e quindi un pò di sano oppio dei popoli ci distrae un momentino. Mentre degli infiltrati comunisti del Kgb comprano case di ministri di questo governo, a loro insaputa, chiaramente, e mentre gli imprenditori nascosti( la definizione è di Beniamino, un mio amico di Ostuni), leggi D'Alema e la sua fondazione, Veltroni e le sue fatiche letterarie o letterali- tanto che cavolo c'aveva da fare tutto il giorno, così s'è scritto un libro, provasse a scriverlo come Gramsci in prigionia o come il sottoscritto nei cessi dell'Azienda per cui lavoro in pausa- continuano a fare affari facendo finta di avere a cuore gli interessi del paese e convincendoci che a loro e al Berlusca non c'è alternativa, in questo clima da comitato d'affari, persino il Silvione Nazionale, comincia a vergognarsi e a dare bacchettate ai suoi ascari personali, se non altro, perchè si arricchiscono alle sue spalle. Questo è il quadro tutt'altro che astratto del paese, un paese, che è sull'orlo della grecizzazione ,e il cui governo si prepara a varare misure economiche che ancora una volta colpiranno pensionati e lavoratori dipendenti...beh, ve lo garantisco, viene veramente voglia di disinteressarsi di tutto. Ma , infatti, è proprio questo che vogliono. Io resterò quì con questo blog ed i miei libri a testimoniare che noi, quelli come me, simili a me, con qualcosa in comune con me, non siamo d'accordo, con queste logiche. Vogliamo vivere in un paese normale, la mattina vogliamo leggere il giornale e mangiare un cornetto prima di andare a lavorare con dignità, per poi tornare a casa con sufficienti energie da dedicare alla famiglia o ad attività creative, o a se stessi, semplicemente, a giocare a scacchi o a pulirsi il box o a costruirsi nidi di legno per picchi alpestri...o andare a correre per un'oretta e allenare le endorfine per prepararci ai dolori della vita, buddhisti inconsapevoli e pregni di quella filosofia che ci preparerà ad affrontare i dolori della vita col sorriso consapevole della transitorietà su questa terra, una transitorietà piena, però, non codarda o servile. Pare proprio che questi concetti siano rivoluzionari. Peggio che lanciare bombe. Anche perchè le bombe giustificano l'esistenza in vita del sistema che le subisce. Sono grato non so bene a quale entità se nonostante un'ernia del disco di quando in quando riesco addirittura a correre,jogging, s'intende, ma perlomeno mi tiene a galla sul piano fisico e soprattutto mentale e che la sera conservo sufficienti energie per scrivere, altrimenti non saprei proprio come nutrire il mio corpo e la mia mente, specie ora che Milano , così come s'è ridotta, non invita certo a uscir di casa. Sembra di stare a Beirut (negli anni '80) , chiudono continuamente bar e locali di socializzazione,il centro è deserto, i ricchi si rinchiudono nelle loro abitazioni ridotte a fortini con telecamere di sorveglianza e vigilanze private e nei week end vanno al lago o in montagna, i centri commerciali sempre più globalizzati la fanno da padroni, fornendoti merce scadente e priva di alternative valide( ormai se vuoi una teglia per fare la pizza devi comprartela su e-bay) e la notte circolano solo camionette dell'esercito, carabinieri e polizia che si fanno delle gran chiacchierate con le rare puttane superstiti sui viali. Milano è morta, non c'è che dire: la capitale delle pompe funebri, pompini riusciti male e cadaveri, tutt'è due. Me ne starò in casa in attesa del 2012, quando il mondo finirà. Poi uscirò di casa, gli tasterò il polso, e ne constaterò il decesso. Non lo faccio prima del 2012 solo perchè ho paura che il polso del mondo, già non batta più. Forse siamo tutti morti, ma ancora non lo sappiamo. Alleluia!

Buona giornata e buona fortuna

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