mercoledì 7 aprile 2010

Il futuro della sinistra (senza troppe menate mentali)


Le elezioni regionali hanno statuito, semmai ce ne fosse bisogno , che gli italiani sono un popolo di qualunquisti. Magari fossero di destra. Almeno avrebbero un connotato. A "destra", la Lega, piena zeppa di terroni di seconda generazione fra i dirigenti, compreso Cota la cui famiglia è originaria di Cerignola, ha fatto il pieno di voti antimmigrati. Come se i problemi economici fossero rappresentati dai senegalesi che lavorano in fabbrica a ottocento euro al mese o dai rumeni che rapinano le vecchiettine novantenni tagliando loro il collo, salvo poi scoprire che il colpevole del gerontocidio è stato il nipote eroinomane che vota per la Lega stessa(copyright Lucio M). Gli italiani se ne fregano se grazie a me e ai gonzi come me che paghiamo le tasse possono usufruire dell'incentivo statale sull'acquisto di mobili o elettrodomestici, andare a curarsi gratis in ospedale e avere i servizi gratis...per poi dichiarare duemila euro all'anno di profitti.Se ne fregano perchè per loro i servizi gratis ci sono sempre stati. Forse bisognerebbe fargli assaggiare un pò di Usa di Reagan. Ma dove lavorano, alla Caritas? La verità è che noi non ci percepiamo come popolo, siamo un insieme di entità ultraindividualiste legate fra loro gioiosamente in un treno sodomitico di cui si ammira, mentre si gode e si soffre al tempo stesso, l'ultimo vagone. E la locomotiva, i lavoratori, i pensionati, gli onesti, i miti, i senza voce, i fragili, sollazza tutti coloro che le stanno dietro quasi dimentichi che la coda di chi hanno davanti non basta a compensare la coda che hanno nel culo. Scusate l'immagine un pò pornogay ferroviaria.
A sinistra il mitico D'Alema, un asso delle sconfitte annunciate, a momenti ci fa perdere la Puglia, consegnandola a Boccia, un specie di commercialista incrociato con Lino Banfi quanto a calata. Farebbe una figura migliore se si dimettesse, ha ragione la figlia di Veltroni. Non Veltroni. D'alema è il campione delle sconfitte garantite. Viene voglia di lasciarlo parlare prima di ogni tornata elettorale e fare l'esatto contrario di quello che dice. Beh, diciamolo. Nichi Vendola invece ha operato un miracolo ed è la dimostrazione di come emozionare, entusiasmare, e comunicare con un linguaggio moderno e carico di passione, possa ancora far vibrare e corde di una sinistra ridotta alla caricatura di Ferrini. Una cosa è certa, il Pd farebbe bene ad affidarsi a gente come lui, come Ignazio Marino e , perchè no, come Emma Bonino, una persona limpida , brillante, tenace. Il futuro della sinistra è di queste persone. Lasciamo a D'Alema la sua barca a vela e la sua irritazione per le vele che si sono spiegate da sole, senza attendere che lo facesse lui. Forse per questo ce l'hanno fatta a riportarlo in porto. Quanto a Berlusconi, ora ha tutto il tempo di mettere la museruola ai giudici, annichilire la finta opposizione e concentrarsi sul nuovo pericolo pugliese. Tra parentesi sono stato in Puglia in questi giorni e, a cominciare dai treni regionali, sembra di stare in Svizzera. Telecamere, sensori antifumo, orari rispettati. Sembra la Spagna del primo Zapatero. Altro che i treni regionali lombardi, al confronto i treni pugliesi sembrano il Savini e quelli lombardi il Mac Donald. Per quanto mi riguarda non sono preoccupato per la vittoria leghista, perchè io in Puglia sono nato e in Lombardia sono cittadino onorario. Avrò sempre modo di farmi un bel bagno a mare in santa pace. Peccato che Cota di questo passo il bagno potrà farselo, al massimo, a Sharm El Sheik. In mezzo agli egiziani, pensate. E all'aereoporto gli chiederanno il passaporto. Vorrei dire a Vendola, che forse è il caso di rinforzare le frontiere,in occasione dell'estate. Si preannuncia una calata di "stranieri". Dalla Padania. Per coerenza dovrebbero farsi il bagno nei navigli, non nel mare dei loro nonni.


Buona giornata e buona fortuna

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