mercoledì 27 gennaio 2010

Adda passà a nuttata



Ci sono state le primarie in Puglia e il mio amico Niki Vendola le ha stravinte . Hanno votato 200 mila persone è questo è un dato storico. A me Boccia non piaceva e non piace. E' un economista e gli economisti pensano solo a far quadrare i bilanci e a far tornare i numeri. Vendola ha coerentemente militato tutta una vita nella sinistra ed è un politico che ha dimostrato di saper ascoltare chi sta in prima linea ogni giorno per far quadrare bilanci assai più importanti che sono quelli delle famiglie. I capibastone del Pd farebbero bene a impegnarsi fino allo spasmo per appoggiarlo alle regionali. Ma quelli sarebbero capaci di far votare per la Poli Bortone. Per fortuna che ci sono gli elettori! E la sinistra cosiddetta radicale che io chiamo sinistra autoreferenziale e autolesionista, farebbe bene a impegnarsi per far vincere Vendola. A patto di non entrare nel novero dei COGLIONI PATENTATI! E questo lo scrivo e lo sottoscrivo.


Il paese è sempre più saldamente nelle mani del Berlusca. Mentre l'opposizione si incaponisce nel valzer delle cariche parlamentari e nella ricerca del consenso dei ceti medi e di quelle persone che non la voteranno MAI! Nel frattempo la Binetti che milita nel partito che sostiene la Bonino alle regionali del Lazio, si dice felice se la candidata del suo patito perderà le elezioni. Qui non si tratta più di essere democratici, qui si tratta di essere coglioni. Ma perchè non se ne va con Rutelli. Via, aria nuova, aria pulita. Mentre chi muove le fila di un'opposizione fasulla per una vita ha tramato contro un uomo che ha battuto, per ben due volte, Berlusconi: Romano Prodi. Certo non è consolante, ma perlomeno Prodi è un tipo di persona che fa ben sperare che in Italia non la pensino tutti come Berlusconi. Una persona che ha uno stile e un modello di vita diametralmente opposto e alternativo a quello di Berlusconi. E non mi riferisco alle puttane, che certo se Prodi ne fruisse, non gliene vorrei e anzi, forse, ne trarrebbe beneficio ( mi scusi la moglie del Mortadellone nazionale , ma è una metafora). Di Pietro deve capire bene cosa vuole fare. Sarà meglio che rinsaldi a sua alleanza col Pd e attacchi Berlusconi sui contenuti. Cosa alquanto ardua, lo ammetto. Bersani invece, riflette. Per il momento la luce abbagliante che gli piomba sul cranio semipelato. Nel paese c'è un movimento, quello dei viola, che ha indetto una manifestazione storica il 5 dicembre e Bersani cosa fa? Vede costoro come aceto negli occhi. Anzicchè fruire di questa nuova linfa vitale, fa di tutto per non mescolarsi, fa dei distinguo, fa l'uomo di apparato. Lasciamo perdere quale apparato, non voglio essere volgare.



Al lavoro va sempre peggio. La Svizzera ha degli stipendi che confrontati a nostri sembrano quelli di banchieri, noi siamo il paese che guadagna meno di tutti, con i lavoratori dipendenti che guadagnano una manciata di riso, al confronto e dobbiamo starcene in silenzio a subire le angherie di un Brunetta che se sarà eletto sindaco di Venezia entrerà nel guinness dei primati come colui che ha fatto una legge contro l'assenteismo essendo esso stesso il principale protagonista di questa pratica antisociale( da qualche parte sarà assenteista, come parlamentare o come sindaco, non ce n'è). Pratica antisociale è una terminologia che userebbe lui, si intende; e oltre a questo pagare le vacanze agli evasori fiscali che si vedono regalare un buono vacanze da un governo che preleva tasse solo da noi lavoratori dipendenti. Io lo so perchè nelle aziende hanno cominciato a ridurre il personale e a non rimpiazzarlo, lasciando i vecchi a svolgere una mole di lavoro elefantiaca. Perchè fra un pò la malattia la toglieranno anche nel settore privato. Come ha fatto Brunetta per i dipendenti pubblici. Che, salvo casi macroscopici, che non nego ci siano, sono persone che svolgono diligentemente un lavoro mal pagato e sempre più disastrato.
Ma la gente non sembra accorgersi di nulla. O meglio, fa di tutto per evitare il conflitto. E' comel'acqua, se trova una diga davanti si divide in mille rivoli passando a lato della diga. Tra un pò avremo un paese di dighe e di ruscelli e non ci saranno più alloggi.


Quanto a me, sono stanco e privo di energie, perchè sono uno che lavora. Ma a quanto pare non basta. Negli ultimi tempi sembra quasi che si debba aderire a una causa. Io francamente non ci sto più. Ho disseppellito l'ascia di guerra e sono sceso anch'io in battaglia. Ogni giorno un mio diritto viene leso o soppresso. E per difenderlo si deve lottare e faticare. Non lo capiscono che è come per la legge della fisica, ad ogni reazione corrisponde una reazione uguale e contraria. Non voglio neanche immaginare cosa potrebbe succedere. Poi non dite che non l'avevo previsto. Io non farò nulla di sconveniente per i miei principi democratici e pacifisti. Ma non tutti la pensano come me. La gente ha famiglia, figli, la gente è disperata, la gente trova dighe davanti e ha paura di diventare un ruscello, perchè i ruscelli sono destinati a perdersi esangui nel terreno, senza portare a termine la propria missione. E loro lo sanno.
Faccio Yoga , cammino, penso e scrivo. Sto ristudiando la Divina Commedia, che insieme a Iliade e Odissea, fa parte del corpus di classici che di quando in quando ristudio. E aspetto l'alba...adda passa a nuttata, diceva Edoardo. Ma io sono preso dalla tentazione di scadere nell'individualismo, farmi i fatti miei, comprarmi il mio sogno di fuga dal mondo e starmene per conto mio. Che, detto tra noi, è forse più impossibile che accettare la battaglia. Perchè per conto tuo non ti lasciano stare mai. E' troppo pericoloso, per il potere.

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