lunedì 9 novembre 2009

Perdente di sucesso


"Il tevere,celebre dai tempi di Romolo e Remo,si è rivelato nulla più che un fossato maleodorante"


Il libro d'acqua. Eduard Limonov



Meno male che c'è internet. Fa bene al cuore sapere che ci sono paesi che hanno stili di vita diversi dal nostro e sapere che ci sono bloggers che parlano dei più disparati argomenti con la liberalità dovuta. E scrittori che hanno il coraggio di idee anticonformiste. Ho visto un mondo ,on the web. Si certo sempre mediato da chi scrive o pubblica video e foto. Ma quanto siamo provinciali noi italiani. Ci crediamo il massimo. E'un mito che la tv e i film di Vanzina hanno diffuso. Nel resto del mondo gli italiani sono considerati nè più nè meno che un popolicchio di furbetti sessualmente complessati.

Certo, c'è anche una blogger cubana che è stata picchiata . E questa è un ulteriore testimonianza che internet disturba il potere. Politico ed economico.

In Italia,riguardo alla rete, aumentano le voci critiche del giornalismo tradizionale e della tv. E questo mi autorizza a pensare che in un regime di libera concorrenza delle informazioni e delle creazioni artistiche e librarie le varie corporazioni sentono che il loro potere monopolistico vacilla. La gente vuole leggere o guardare immagini,gratis. O pagando il giusto. Un prezzo popolare,come si diceva una volta. E io vedo in internet un significato politico di tipo anarchico,ma anarchico sul piano artistico e della comunicazione. In questi giorni ho seguito siti di altri paesi,visto film in lingua straniera e letto bloggers geniali e interessanti. Io lo so che un mucchio di autori di zelig o giornalisti affermati della carta stampata attingono a piene mani da internet. Ma allora perchè non la finiscono di dire che internet è il male. Internet è come qualsiasi utlities,se la usi bene fa del bene,se la usi male fa del male. Ma è un rischio che bisogna correre,perchè è come se Dio ci avesse lasciati liberi di seguire solo la sua strada. Dio ci ha lasciato liberi di seguire la strada che vogliamo. Sono gli uomini che si sono inventati questa storia di seguire la strada di Dio,che poi è la loro,creata ad arte per controllare le menti e i corpi della gente e tenerli in soggezione. Perchè io non ho mai pensato a questo?Perchè una cosa del genere non mi è mai passata per l'anticamera del cervello? Ve lo dico io. Perchè io sono una perona normale che come Don Juan Matus di Castaneda,tanto per fare un esempio, è interessata alla ricerca della libertà. Si. Io viaggio verso la libertà e questa strada non necessita di alcun allucinogeno o droga o denaro. Necessita sola di un'attitudine e dell'esercizio all'uso di tale attitudine. La cultura serve a questo. Che cosa farebbero i potenti della terra se non avessero più gente da soggiogare,da asservire,da sfruttare? Non dico che scomparirebbero. Nella loro mancanza di fantasia e inettitudine a vivere,si concreta la loro brama di potere. Quelli che ci tengono ad ogni costo a fare i capi,solitamente non valgono nulla come persone. Non a caso il grande Bukowski nei suoi racconti quando parlava di suoi ex compagni di scuola che si erano arricchiti ed avevano avuto successo diceva sempre che a scuola erano dei subnormali. Io la mattina quando leggo la Repubblica ho l'erezione. Trovo conferma di molte delle cose che leggo. E al tempo stesso entro nelle vite di chi scrive. Perchè chi scrive ,tra le righe,dice sempre tutto di se stesso. E'meraviglioso. Qualsiasi cosa facciate nella vita,trovate sempre il tempo di leggere. O di scrivere. Vedrete,vi arricchirà. Molto di più di un premio Bancarella. Mi viene in mente che se vincessi il premio Bancarella,un giorno,al mio paese qualcuno direbbe che,beh,se si chiama così,che cavolo di premio volete che sia. Quando Danilo vincerà il premio Banca D'Italia,allora si che cominceremo a considerarlo come personaggio. Io sono contento se la gente mi legge. E sono contento di non essere uno scrittore di successo. Anche perchè,sempre Buk,il grande maestro di vita,diceva sempre,nei suoi racconti,quando cominciava ad avere successo:"era arrivato il momento. Stavo morendo. Stavo diventando come tutti loro". Essere un perdente di successo mi va più che bene.Ora vado. Devo comprarmi la Repubblica.


Buona giornata e buona fortuna

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