martedì 24 novembre 2009

La fine di Berlusconi sarà solo l'inizio del berlusconismo




Sono andato dal medico per chiedere un'impegnativa per un dentista. Mi fanno male i denti. Magari sto per perderli. Dal medico era pieno. Neanche una fila nella Bulgaria di Zivkov per comprare il pane. Una roba del genere. A occhio e croce l'unico vero malato ero io. Ma posso sbagliarmi. Magari lì c'era qualcuno con le emorroidi irritate e io non lo sapevo. Doveva essere quel vecchio che nonostante l'avessi invitato a sedersi non ne ha voluto sapere. Si è talmente disabituati alle cortesie che uno pensa che lo stiano prendendo per il culo. La discussione è scivolata in politica. Apriticielo. Tutti difendevano Berlusconi. E le motivazioni sapete quali sono? Gli altri sono uguali. A quel punto ho detto,se gli altri sono uguali perchè non li cambiamo,ogni tanto,così facciamo mangiare un pò anche loro. Poi una signora che aveva imparato bene la lezione dell'agit prop televisivo fascista Bruno Vespa,ha cominciato a dire che se un politico fa uso di droga è immorale e se invece va a puttane sono affari suoi. Quanti anni devono passare perchè questa gente tiri le cuoia? Ho detto alla signora,lei cos'ha,perchè è qui? E' grave? No ,no,un certificato per il lavoro. Un'altra assenteista masochista che vota il partito di Brunetta che non vuole pagare la malattia,ho detto. Silenzio glaciale. Poi ho detto,abbiamo mandato a casa Prodi che è stato l'unico che ha battuto Berlusconi due volte e secondo me era una persona onesta. Hanno cominciato a dire che era un mongoloide...e questo persone anziane che se le vedessi in giro ti intenerirebbero. Che ha distrutto l'Iri. Cavolo, come sono informati. E meno male che fino a poco prima non gli interessava la politica. Questa gente mi fa solo paura. Manca poco all'instaurazione di un nuovo fascismo. Ora ne sono certo. La fine di Berlusconi non sarà la fine del berlusconismo. Ma l'inizio.

Buona giornata e buona fortuna

lunedì 9 novembre 2009

Premio bancarella


"Il tevere,celebre ai tempi di Romolo e Remo,si è rivelato niente più che un fossato maleodorante"


Il libro d'acqua. Eduard Limonov



Piove da giorni. Io sono rintanato in casa a smaltire l'influenza. Ogni tanto sollevo i miei manubri. Ogni tanto su internet. Radio Deejay. Le ore scorrono lente e inesorabili. Ho chiamato a Città Del Libro a Campi Salentina. Una importante rassegna per autori ed editori. Mi hanno inserito per una presentazione durante la settimana,il 26 novembre,che è un giovedì,pensate,alle ore 17. Immagino che la folla sarà strabocchevole. Beh,che volete,gli altri giorni ci cono i vari Buttiglione,Mantovano etc. Pensate,anche questa gente scrive. Io credevo che un politico passasse il tempo a risolvere problemi. Tra una mignotta e una trans,si capisce. Mi sa che l'unico che risolve veramente problemi è il signor Wolf di Pulp Fiction. Ed è il personaggio di un film. Ho detto tutto. In attesa che qualcuno del governo regali a Gasparri un tom tom per evitare di perdersi nelle strade delle trans,mi faccio un tè verde. E girovago su youtube. In Sudafrica c'è stata una manifestazione a favore della lotta contro il cancro,di donne in bichini. Lo spirito giusto. In Italia avrebbe fatto la fortuna di tv,giornali e gossippari vari,tanto il clamore che avrebbe suscitato. Non capisco come mai nel nostro paese il sesso è considerato un tabù. Uno scandalo. Se se ne fosse fatto in abbondanza sempre e comunque e se se ne facesse in abbondanza sempre e comunque,non penso che se ne parlerebbe tanto. Ma quale paese di latin lovers. Al massimo di latrin lovers. Se è vero che se non lo facciamo porco non ci piace. Siamo un paese al contrario. In genere si nasce porci e una volta che uno s'è tolto tutti gli sfizi,si diventa parchi. Da noi i parchi invece sono pieni di porci che da ragazzi erano parchi. Mi sto incartando un tantinello. Fra un pò scriverò un altro pò del mio quinto libro. Intanto scrivo. Quello che vi posso dire,cari lettori,è che scrivere allontana da un sacco di stronzate. Ad esempio dal Grande Fratello. Non credete alle boiate sugli ascolti. Alla gente non gliene frega nulla del Grande Fratello. Lo tiene acceso lì come un acquario coi pesci rossi. E non devono neanche dargli il mangime. E'un'altra delle leggende metropolitane.Un'altra è quella del 68%del consenso a Berlusconi. Un'altra ancora che l'uomo sia andato sulla luna. Come si può credere a delle immagini che mostrano una bandiera americana che sventola sul suolo lunare. Sulla luna non c'è vento. L'ultima leggenda metropolitana riguarda le migliaia di copie vendute dei libri di Tiziano Scarpa. Viviamo in un paese dove se uno vince il premio Bancarella,lo guardano come uno sfigato che vende libri al mercato. Aprite la mente,gente. Il greggiume è sempre stato un ottimo bacino per furbastri d'ogni risma.



Buona giornata e buona fortuna

Perdente di sucesso


"Il tevere,celebre dai tempi di Romolo e Remo,si è rivelato nulla più che un fossato maleodorante"


Il libro d'acqua. Eduard Limonov



Meno male che c'è internet. Fa bene al cuore sapere che ci sono paesi che hanno stili di vita diversi dal nostro e sapere che ci sono bloggers che parlano dei più disparati argomenti con la liberalità dovuta. E scrittori che hanno il coraggio di idee anticonformiste. Ho visto un mondo ,on the web. Si certo sempre mediato da chi scrive o pubblica video e foto. Ma quanto siamo provinciali noi italiani. Ci crediamo il massimo. E'un mito che la tv e i film di Vanzina hanno diffuso. Nel resto del mondo gli italiani sono considerati nè più nè meno che un popolicchio di furbetti sessualmente complessati.

Certo, c'è anche una blogger cubana che è stata picchiata . E questa è un ulteriore testimonianza che internet disturba il potere. Politico ed economico.

In Italia,riguardo alla rete, aumentano le voci critiche del giornalismo tradizionale e della tv. E questo mi autorizza a pensare che in un regime di libera concorrenza delle informazioni e delle creazioni artistiche e librarie le varie corporazioni sentono che il loro potere monopolistico vacilla. La gente vuole leggere o guardare immagini,gratis. O pagando il giusto. Un prezzo popolare,come si diceva una volta. E io vedo in internet un significato politico di tipo anarchico,ma anarchico sul piano artistico e della comunicazione. In questi giorni ho seguito siti di altri paesi,visto film in lingua straniera e letto bloggers geniali e interessanti. Io lo so che un mucchio di autori di zelig o giornalisti affermati della carta stampata attingono a piene mani da internet. Ma allora perchè non la finiscono di dire che internet è il male. Internet è come qualsiasi utlities,se la usi bene fa del bene,se la usi male fa del male. Ma è un rischio che bisogna correre,perchè è come se Dio ci avesse lasciati liberi di seguire solo la sua strada. Dio ci ha lasciato liberi di seguire la strada che vogliamo. Sono gli uomini che si sono inventati questa storia di seguire la strada di Dio,che poi è la loro,creata ad arte per controllare le menti e i corpi della gente e tenerli in soggezione. Perchè io non ho mai pensato a questo?Perchè una cosa del genere non mi è mai passata per l'anticamera del cervello? Ve lo dico io. Perchè io sono una perona normale che come Don Juan Matus di Castaneda,tanto per fare un esempio, è interessata alla ricerca della libertà. Si. Io viaggio verso la libertà e questa strada non necessita di alcun allucinogeno o droga o denaro. Necessita sola di un'attitudine e dell'esercizio all'uso di tale attitudine. La cultura serve a questo. Che cosa farebbero i potenti della terra se non avessero più gente da soggiogare,da asservire,da sfruttare? Non dico che scomparirebbero. Nella loro mancanza di fantasia e inettitudine a vivere,si concreta la loro brama di potere. Quelli che ci tengono ad ogni costo a fare i capi,solitamente non valgono nulla come persone. Non a caso il grande Bukowski nei suoi racconti quando parlava di suoi ex compagni di scuola che si erano arricchiti ed avevano avuto successo diceva sempre che a scuola erano dei subnormali. Io la mattina quando leggo la Repubblica ho l'erezione. Trovo conferma di molte delle cose che leggo. E al tempo stesso entro nelle vite di chi scrive. Perchè chi scrive ,tra le righe,dice sempre tutto di se stesso. E'meraviglioso. Qualsiasi cosa facciate nella vita,trovate sempre il tempo di leggere. O di scrivere. Vedrete,vi arricchirà. Molto di più di un premio Bancarella. Mi viene in mente che se vincessi il premio Bancarella,un giorno,al mio paese qualcuno direbbe che,beh,se si chiama così,che cavolo di premio volete che sia. Quando Danilo vincerà il premio Banca D'Italia,allora si che cominceremo a considerarlo come personaggio. Io sono contento se la gente mi legge. E sono contento di non essere uno scrittore di successo. Anche perchè,sempre Buk,il grande maestro di vita,diceva sempre,nei suoi racconti,quando cominciava ad avere successo:"era arrivato il momento. Stavo morendo. Stavo diventando come tutti loro". Essere un perdente di successo mi va più che bene.Ora vado. Devo comprarmi la Repubblica.


Buona giornata e buona fortuna

mercoledì 4 novembre 2009

Niente bavagli a internet


In attesa di iniziare a scrivere il mio quinto libro,di cui due pubblicati,nonostante le interferenze delle mafie editoriali nazionali,faccio un aggiornamento sul caso Marazzo. Se dovesse emergere che ha pagato una prestazione sessuale o per droga cinquemila euro,allora si dovrebbe dimettere non solo dai suoi incarichi istituzionali,cosa che ha già fatto. Ma anche dal genere umano. Perchè per quanto mi riguarda è immorale che si spenda una cifra così alta in un momento in cui milioni di famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese. E questo per un uomo cosiddetto di sinistra sarebbe imperdonabile. Se,ripeto,si dovesse evincere questa verità ,poichè su questo blog non si fanno sconti a nessuno,Marrazzo dovrebbe essere bandito per sempre da incarichi politici. Per quanto mi riguarda. Non certo per i suoi gusti sessuali-appartiene mi pare ad uno schieramento che non ha di certo promosso il family day-ma perchè è immorale spendere una cifra equivalente a cinque stipendi medi italiani per becero divertimento personale. Persino se la cifra provenisse dai propri risparmi privati. Detto questo,girando un pò in rete mi sono reso conto di come la parola scritta conti sempre meno in questo paese. E non solo in questo paese. Ma in questo paese in particolare. Guardando i contascatti dei blog c'è di che deprimersi. Ho controllato il contascatti dei lettori di un sito porno e ho constatato che questo sito è visitato da almeno tremila persone al giorno in più del mio blog. Diciamo che la proporzione è piuttosto esplicativa delle condizioni della cultura nel nostro paese. Dove lavoro io,nella mia azienda,su circa mille dipendenti sono l'unico che compra un giornale:La Repubblica,tra l'altro. E l'unico che se lo tiene nel saccone laterale dei pantaloni. Con la scritta ben in vista. Sapete,ormai è pericoloso. Naturalmente sono contrario a qualsiasi regolamentazione di internet,perchè nessuno al mondo è depositario della pietra filosofale della cultura e si può arrogare il diritto di averne la patria potestà. I giornalisti e gli scrittori,anzicchè piagniucolare come pischelli brufolosi bocciati al catechismo,dovrebbero armarsi di santa pazienza e misurarsi con lo strumento informatico. Posso immaginare che internet fornisca una concorrenza spietata a giornalisti e scrittori perchè e pieno di blogger improv****ti che girano video quasi in diretta parlando di avvenimenti dei più svariati generi,alcuni anche in modo pietoso ,ma se siete così bravi,beh,questa è un'occasione unica per dimostrarlo e misurarvi con tutti. Può di certo essere stimolante. Checchè ne dica Luttazzi che chiude e apre il suo blog perchè ha notato che il numero dei suoi lettori è inferiore a quello di altri bloggers meno noti di lui. Per cui cari Curzio Maltese e Corrado Augias,anzicchè sbuffare i vostri poffarbacco altezzosi e farvi venire il culo a strisce come i mocio vileda a starvene seduti nelle vostre turris eburnee del cazzo,vi invito ad aprire un blog e a mettervi in rete. Può essere un'occasione per nuovi stimoli:dopotutto lavorate per delle aziende private e dovete accettare la libera concorrenza...o no? E magari girate anche qualche minivideo del cazzo. Non letteramente,però,potreste finire in siti porno.


Buona giornata e buona fortuna